Nell’universo dei testi per ragazzi un libro importante è un libro che insegna come si sta al mondo. Questo è quello che fa Ada decide, un libro importante, per l’appunto, perché sceglie di raccontare uno degli aspetti fondamentali dello stare al mondo: la partecipazione.
«Quando sono con i miei amici – dice Ada – a scuola ma anche quando gioco ai giardini pubblici o in strada, sotto casa, devo fare delle scelte, devo prendere delle decisioni. Visto però che non sono sola, devo decidere insieme agli altri».
Attraverso le vite della piccola Ada e di suo fratello Leo, alle prese con situazioni sempre diverse ma nelle quali è ugualmente necessario decidere insieme ad altre persone che hanno interessi e opinioni differenti, i bambini scoprono le regole della socialità. E scoprono come la partecipazione comprenda un atto di espressione delle proprie idee ma anche di ascolto e rispetto di quelle altrui.
Partecipare per decidere insieme è un diritto, riconosciuto anche dalla Costituzione Italiana e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, i cui articoli riguardanti la partecipazione, la difesa dei beni comuni, il diritto al voto, di parola e di associazione vengono infatti proposti e spiegati nel libro. Ma quello alla partecipazione è anche un dovere di ogni buon cittadino attivo e responsabile, o per dirla come farebbero gli autori Anselmo Roveda e Valentina Volonté partecipare è “un’opportunità per fare assomigliare il nostro paese, come il mondo intero, a ciò che vorremmo per davvero: un buon posto per vivere.”
Non a caso in Ada decide grande spazio viene dedicato alle pratiche di partecipazione e di auto-organizzazione, sezioni in cui i bambini vengono chiamati a prendere parte a delle attività, a giocare alla partecipazione, imparando a esprimere le proprie idee e a lavorare insieme agli altri.